Nuova Riveduta:

Genesi 21:26

Abimelec disse: «Io non so chi abbia fatto questo; tu stesso non me l'hai fatto sapere e io non ne ho sentito parlare che oggi».

C.E.I.:

Genesi 21:26

Abimèlech disse: «Io non so chi abbia fatto questa cosa: né tu me ne hai informato, né io ne ho sentito parlare se non oggi».

Nuova Diodati:

Genesi 21:26

Abimelek disse: «Io non so chi abbia fatto questo; tu stesso non me lo hai fatto sapere e io non ne ho sentito parlare che oggi».

Riveduta 2020:

Genesi 21:26

E Abimelec disse: “Io non so chi abbia fatto questo; tu stesso non me l'hai fatto sapere, e io non ne ho sentito parlare che oggi”.

La Parola è Vita:

Genesi 21:26

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 21:26

E Abimelec disse: 'Io non so chi abbia fatto questo; tu stesso non me l'hai fatto sapere, e io non ne ho sentito parlare che oggi'.

Ricciotti:

Genesi 21:26

Abimelec rispose: «Non so chi abbia fatto tal cosa; tu però non me lo avevi riferito, ed io non l'ho sentito dire che oggi».

Tintori:

Genesi 21:26

E Abimelec rispose: «Non so chi l'abbia potuto fare; del resto anche tu non m'hai fatto saper nulla, ed io non ne sento parlare che oggi».

Martini:

Genesi 21:26

E Abimelech rispose: Non ho saputo chi abbia fatta tal cosa: ma né pur tu me ne hai fatto motto, ed io non ne ho sentito parlare se non adesso.

Diodati:

Genesi 21:26

Ed Abimelecco disse: Io non so chi abbia fatto questo; nè anche tu me l'hai fatto assapere, ed io non ne ho inteso nulla, se non oggi.

Commentario abbreviato:

Genesi 21:26

22 Versetti 22-34

Abimelec era sicuro che le promesse di Dio si sarebbero adempiute in Abraamo. È saggio stare uniti a quelli che sono benedetti da Dio e dobbiamo ripagare i favori di coloro che sono stati gentili con noi. Le sorgenti di acqua sono scarse e di valore nei paesi orientali. Abraamo si diede da fare per meritare il suo titolo a lo fece per evitare dispute in futuro. Un uomo giusto agirà prontamente e giustamente non appena sa di avere fatto un torto a qualcuno. Trovandosi adesso con un buon vicinato Abraamo stette in quel luogo un bel po'. Egli non solo fece un'aperta professione della sua fede, ma ne fece pure una pratica costante. Egli vi invocò il nome del Signore come il Dio eterno e probabilmente il boschetto egli piantò era il suo luogo di preghiera. Abraamo rese il suo culto pubblico in modo che anche i suoi vicini potessero unirsi a lui. I buoni dovrebbero fare tutto ciò che è possibile per renderli simili a loro. Dovunque soggiorniamo non dobbiamo trascurare, né vergognarci del nostro culto a Jehova.

Riferimenti incrociati:

Genesi 21:26

Ge 13:7; 2Re 5:20-24

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